LA COMUNITÀ INTERAGENTE ALL’INTERNO DELLE CARCERI
La Comunità del Carcere è un luogo di esseri umani in relazione, dalle figure apicali al singolo detenuto, dagli agenti di polizia penitenziaria agli educatori; tutti sono chiamati a sviluppare e promuovere la diffusione di modelli rinnovati di prevenzione del crimine e, più in generale, diffondere la cultura della legalità, incoraggiare positive gestioni del conflitto, prevenire forme discriminatorie, pregiudizi e comportamenti violenti e anti sociali, contribuendo all’acquisizione di una migliore consapevolezza in tutta la collettività e producendo un senso di maggior sicurezza e benessere nei cittadini (vedi Risoluzione Assemblea generale Nazioni Unite n. 56/261/2002).
FORMAZIONE DI UNA COMUNITÀ INTERAGENTE IN CARCERE
Il luogo carcere, inteso non soltanto come spazio fisico ma come insieme di persone interagenti, non deve essere pensato come un mondo autonomo e isolato, un ghetto, ma come una parte della società stessa che si configura come strumento capace di accrescere l’adesione alle sue regole attraverso un principio di consapevolezza. Da qui l’urgenza di recuperare il valore della comunità all’interno della realtà carceraria ed essere consapevoli che ogni aspetto della convivenza e della comunicazione fra esseri umani contribuisce alla formazione della persona.
Rafforzare la collettività per sostenere i singoli, potenziare la resilienza dei singoli per consolidare il contesto di appartenenza: questo alla base di un processo di corresponsabilità per il raggiungimento di risultati a breve, medio e lungo termine. |
AZIONI PER LA COSTRUZIONE DI UNA COMUNITÀ INTERAGENTE
Il Gruppo Eleusis realizza interventi capaci di coinvolgere tutti gli attori che compongono la realtà carceraria attraverso una progettazione e programmazione flessibile e adattabile in grado di ritagliarsi sui singoli contesti e che si configuri come azione facilitante i processi relazionali incoraggiando la cooperazione, la collaborazione, l’interazione, la riduzione del conflitto tra tutti i componenti: Dirigenti-Polizia Penitenziaria- Educatori-Personale Sanitario-Detenuti.
Strategie che possano essere utilizzate e condivise da tutto il personale e non solo settorializzate a specifici ambiti di competenza, e, parallelamente, rivolte ai detenuti nell’ottica di un vero e proprio intervento di Comunità.
- Percorsi sulla comunicazione consapevole e sulla relazione efficace rivolti a microcomunità di detenuti con necessità trattamentali particolari come: collaboratori di giustizia, detenuti violenti con rischio di recidiva, detenuti “sex offender”;
- Percorsi di alfabetizzazione emotiva per detenuti minorenni e adulti;
- Percorsi interattivi che coinvolgano detenuti e personale in un lavoro condiviso sulla comunicazione consapevole e sulla relazione efficace;
- Percorsi consulenziali singoli e di gruppo. Sperimentazioni e interventi di peer education;
- Formazione del personale per l’acquisizione di competenze trasversali: consapevolezza di sé, comunicazione empatica, coerenza espressiva, flessibilità, assertività, gestione del conflitto, team working;
- Realizzazione di eventi che coinvolgano tutta la popolazione carceraria e capaci di vivificare gli ambienti del carcere attraverso la modificazione dei luoghi consueti in spazi aggregativi e di condivisione.
Strategie che possano essere utilizzate e condivise da tutto il personale e non solo settorializzate a specifici ambiti di competenza, e, parallelamente, rivolte ai detenuti nell’ottica di un vero e proprio intervento di Comunità.
- Percorsi sulla comunicazione consapevole e sulla relazione efficace rivolti a microcomunità di detenuti con necessità trattamentali particolari come: collaboratori di giustizia, detenuti violenti con rischio di recidiva, detenuti “sex offender”;
- Percorsi di alfabetizzazione emotiva per detenuti minorenni e adulti;
- Percorsi interattivi che coinvolgano detenuti e personale in un lavoro condiviso sulla comunicazione consapevole e sulla relazione efficace;
- Percorsi consulenziali singoli e di gruppo. Sperimentazioni e interventi di peer education;
- Formazione del personale per l’acquisizione di competenze trasversali: consapevolezza di sé, comunicazione empatica, coerenza espressiva, flessibilità, assertività, gestione del conflitto, team working;
- Realizzazione di eventi che coinvolgano tutta la popolazione carceraria e capaci di vivificare gli ambienti del carcere attraverso la modificazione dei luoghi consueti in spazi aggregativi e di condivisione.
Il Gruppo Eleusis ha in corso una collaborazione con il Provveditorato alle carceri di Lazio, Abruzzo e Molise.
Ha realizzato e conduce progetti presso:
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