IL MIO PICCOLO PENSIERO
“ho provato una totale sensazione di vuoto, una volta, la ricorderò per sempre, la consapevolezza di non avere niente sotto di me, pensare di essere in un mondo a parte , dove la gravità non esiste e mi sento leggera, non ci sono problemi , niente è pesante , tutto e leggero e mi sento rilassata… Poi torna la paura e la preoccupazione perché prima o poi dovrò tornare a terra “ ho in mente questa immagine da un bel po’ di tempo, capita spesso che alcuni esercizi mi portino alla mente immagini da poter disegnare, spero di poterne inviare altre, in seguito^^ Volevo dirvi grazie
Penso che non ci sia nulla di più bello nell’essere riconoscente verso le persone che ci aiutano pur non sapendolo. Spesso ci dimentichiamo di dire “grazie”, diamo per scontato ogni singolo gesto, anzi arriviamo addirittura a pensare che ci sia legittimo. No, l’aiuto non è legittimo e sopratutto ce ne sono varie forme. C’è chi aiuta e aspetta una ricompensa, chi aiuta senza aspettarsi nulla in cambio ma mente e i migliori a mio parere: quelli che non sono consapevoli al 100% dell’aiuto che ti stanno dando, ma riescono a darti la forza davanti a troppe difficoltà. Queste persone siete voi, il mio gruppo di teatro che mi ha accettata senza mai giudicarmi, senza mai farmi sentire fuori luogo e lasciandomi sempre con un sorriso sulle labbra a fine lezione anche quando la voglia di sorridere non c’era. Salire sul palco con voi è l’emozione più grande che abbia mai provato e per questo ve ne sono grata. Grazie di avermi dato fiducia, di non avermi mandata via, grazie per aver creduto in me. Ora voglio rivolgermi ai miei insegnanti vi ringrazio per tutto il lavoro, lo sforzo e l’anima che mettete in ciò che fate, forse un po’ non me ne ero mai accorta del tutto, ma ora chiusi in casa riesco a riconoscere bene ciò che avete fatto e ciò che fate tutt’ora per noi. Siete delle rocce e una sorta di idoli a cui ispirarsi. Più volte le vostre parole mi sono tornate in mente quando stavo male, quando piangevo, quando urlavo perché la mia testa faceva troppo baccano. Per tutto questo vi dico grazie, grazie Eleusis per esserci anche durante la pandemia del secolo, grazie Eleusis perché in tutto questo buio siete uno spiraglio di luce, non per il domani, ma per il “qui e ora”. 7 APRILE 2020
Rieccomi qui, un nuovo foglio del mio diario da condividere con voi Una delle cose positive che ci lascerà questa brutta avventura (e credetemi sono più di quelle che pensate ) sarà la rivalutazione del ....CONDOMINIO Eh sì , proprio il condominio, quella piccola comunità di cui molti di noi , volenti o nolenti , fanno parte. Vi ricordate quelle assemblee , dove ci si presentava armati, pronti alla pugna , dove ci si scambiavano insulti irripetibili, dove professionisti rispettabili non disdegnavano il turpiloquio al pari di ultras da stadio, dove si rinfacciavano colpe vere o presunte di collaterali e affini, dove si portavano tonnellate di fogli di cartelle, documenti, ingiunzioni, perizie , preventivi, verbali, insomma , in una parola .....le RIUNIONI DI CONDOMINIO. Quelle come me vi si trascinavano svogliatamente ( anche perché alle nove di sera si preferisce essere altrove) come per un dovere inevitabile( il marito che le dribbla scientemente) e soprattutto per evitare che poi "quelli chissà che porcate approvano senza di me" . Per mesi ci si incrociava in ascensore , occhi bassi , salutando a mezza bocca. Bene , tutto questo non è che un pallido ricordo. Adesso il mio condominio è tutto un fiorire di saluti al mattino, di squillanti "buongiorno, come va?", di canti alla sera dai balconi, di scambiarsi ricette e consigli. Tutte le sere ci diamo appuntamento alle sei e il nostro DJ Luca del primo piano mette i dischi con le casse sul balcone e ognuno sceglie una canzone. E' cominciato così quasi per gioco, ed ora è diventata un'abitudine tanto che ormai tutte le sere un anziano signore col cane si ferma ad ascoltare il casino che facciamo . Abbiamo costruito teleferiche da un balcone all'altro , con cestini per scambiarsi piccoli doni per i bambini e panetti di lievito per le pizze di Pasqua. Al piano terra Mattia ha modificato una bicicletta in cyclette per pedalare in giardino , mentre ascolta i dischi di Luca . Stefano dal casale di fronte ha proposto un barbecue per il giorno di Pasquetta , da allestire per tutta la masnada . I vari ingredienti verranno calati dai balconi con opportuni panierini. Io farò la pastiera e il casatiello, e c'è chi farà la lasagna e i carciofi fritti. Agnese dell'interno uno , farà le verdure. Insomma faremo la gita di Pasquetta rimanendo in casa , ma in compagnia. Penso sarà bello stare insieme e tutto sembrerà più facile. Buona Pasqua ! P.S: Devo ricordarmi di mandare alla piccola Mina l'uovo di Pasqua nel canestrello della teleferica; l'uovo che avrei regalato a Sofia , se fosse stata qui << Hai detto bene, “mica è colpa nostra!” È proprio questo il punto. Come può essere colpa nostra se abbiamo la sensazione di non essere stati noi a scegliere ciò che ci accade? >>
La consapevolezza della responsabilità delle nostre azioni, delle nostre intuizioni, delle nostre scelte, è un qualcosa di davvero prezioso, non l’ho capito molto tempo fa, o meglio, tra il capirlo e il farlo mio è passato un periodo di tempo, durante il quale il teatrico mi ha guidata quasi in ogni momento. La strada da percorrere è ancora lunga, forse interminabile, l’importante è migliorarsi sempre, anche se per farlo servirà tornare un po’ indietro. Il tempo sembra essere uno dei grandi argomenti di questo evento. La gente è piena di domande.
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